LE ENERGIE SOSTENIBILI PER UN MODO EQUO E SOLIDALE
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Incontro sul tema delle energie rinnovabili con l’ing. Massimo Cellino, CEO di EGEA New Energy.
Martedì 4 aprirle 2023 - Sala Riolfo - Alba
La nostra specie è veramente in pericolo? Si.
Il pianeta sta andando male perché di fatto stiamo vivendo la sesta estinzione di massa del nostro pianeta. Noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa per fermare lo sgretolamento del pianeta, tuttavia, se accadesse ciò che è successo 250 milioni di anni fa, in cui una serie di eruzioni di vulcani in grande quantità e per lungo periodo, ha distrutto il 95% delle specie esistenti, le nostre possibilità di successo sono scarse.
Lo stesso vale per l’asteroide che 65 milioni di anni fa ha determinato l’estinzione dei dinosauri, anche se grazie ad essa nostra specie ha colonizzato il pianeta.
Quanto ci rimane? Ci rimane un miliardo di anni e poi si verificherà un’estinzione dei sistemi vegetali che causerà la fine della vita.
Noi esseri umani viviamo da poco sulla Terra, ma in questo poco tempo siamo stati in grado di creare grossi problemi a noi stessi e al pianeta: sovrappopolazione, movimenti migratori di massa, consumo indiscriminato delle risorse energetiche, idriche e alimentari, guerre,…
Oggi si sta osservando un costante incremento della curva di crescita della popolazione in ogni parte del mondo, tranne l’Italia, dove la crescita della popolazione si sta ridimensionando; raggiunto il plateau la speranza sarebbe che iniziasse la discesa, ma purtroppo non c’è possibilità di rientro perché la popolazione dei paesi in via di sviluppo continua a crescere e quando si arriverà a 10 miliardi non sarà più possibile la sopravvivenza.
A oggi molte popolazioni vivono in condizioni tali da non richiedere un grosso quantitativo di energia, semplicemente perché non possono permettersela (nei paesi in via di sviluppo la scelta più economica rimane il petrolio). Se anche queste popolazioni rivendicassero uno stile di vita analogo a quello dei paesi più sviluppati la domanda di energia sarebbe insostenibile.
Infatti più gente significa più consumo di terra, più produzione di gas serra che, a conti fatti, costituiscono la grossa parte dei nostri problemi: le energie rinnovabili sono la strada per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Se ad oggi la produzione di energie rinnovabili è aumentata, in realtà è una quota relativa poiché ha occupato una parte di quanto prodotto mediante il nucleare, mentre l’energia ricavata dalle fonti fossili rimane molto elevata.
Si è visto come la concentrazione di CO2 nell’atmosfera sia drammaticamente in ascesa e
apparentemente questo fenomeno è inarrestabile, con peggioramento dell’effetto serra e della temperatura.
A livello globale la CO2 ha un andamento sinusoide: diminuisce in estate, quando il verde nell’emisfero boreale aumenta e quindi ne assorbe in maggiore quantità e aumenta quando il verde diminuisce.
Anche le temperature sono in costante aumento: si stima che a fronte di una riduzione a carico di poche aree di Italia mediamente negli ultimi cinquant’anni si sia verificato un aumento di alcuni gradi in tutta la penisola. In parallelo all’aumento delle temperature si sta rilevando un sempre minore livello di precipitazioni (si stima che rispetto al 2022, nel 2023 si sia avuto un decremento delle nevicate del 40%).
La siccità a sua volta ha effetti su:
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ridotta produzione di energia idroelettrica
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minore disponibilità di acqua per irrigare
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aumento dei costi energetici per l’irrigazione
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maggiori costi per la produzione di cereali e carne
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deficit idropotabile
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risalita del cuneo salino
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stress ittico
Ne deriva che la necessità di ricorrere a forme di energia che non comportino il rilascio di CO2 (energie rinnovabili) sia impellente. Tuttavia, in Italia, il ricorso a petrolio, carbone e gas è ancora estremamente elevato.
Quali energie rinnovabili sono presenti in Italia?
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Energia idroelettrica: un tempo l’energia idroelettrica era il nostro vanto adesso è in grossa crisi perché l’acqua sta progressivamente diminuendo.
Tra tutte le rinnovabili l’idroelettrico costituisce la fonte di energia più rinnovabile: l’acqua fluisce, mette in moto una turbina che produce energia e torna nel fiume.
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Energia fotovoltaica: l’energia ricavata dall’irraggiamento solare sicuramente avrà uno sviluppo futuro positivo, benché i pannelli dopo 12-15 anni abbiano una diminuzione del rendimento che richiede la loro sostituzione. Oggi è possibile metterli su qualsiasi tetto industriale, ma siccome funzionano solo quando c’è il sole, c’è la necessità di realizzare un sistema di accumulo dell’energia prodotta durante le ore di sole (per la casa, per ricaricare le auto elettriche,…).
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Energia eolica: in Piemonte è poco sviluppato perché non vi sono aree sufficientemente ventose, mentre nel centro sud (es. Basilicata) è possibile posizionare distese di pale eoliche. Ne deriva che come fonte rinnovabile sia molto legata e dipendente dalla conformazione del territorio.
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Energia a biogas: è una forma di energia che si origina a partire dalla fermentazione dei liquami che solitamente vengono sparsi sui terreni e che invece vengono posti in contenitori (digestori) in cui si sviluppa metano (biometano) impiegato per le automobili oppure per cucinare. Il vantaggio è la riduzione dell’odore acre che si sviluppa durante i periodi di spandimento sui terreni e soprattutto l’assenza di produzione di CO2 aggiunta: l’anidride carbonica viene assorbita dalle coltivazioni, passa agli animali, che producono liquami, che, fermentati, rilasciano la stessa anidride carbonica di inizio ciclo. Tuttavia gli impianti di produzione del biogas non riscuotono molti consensi tra le popolazioni locali perché nonostante la riduzione della puzza dei liquami i terreni e le abitazioni collocate nel raggio di 1 km dall’impianto perdono di valore economico sul mercato.
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Energia da biomassa: deriva dalla combustione di materiale legnoso
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Energia geotermica: deriva dal calore del sottosuolo
Domande da aprte del pubblico su altri sistemi di produzione di energia:
Si tratta di impianti in grado di trasformare in energia elettrica e calore i rifiuti indifferenziati mediante combustione, mentre con la frazione umida è possibile produrre biometano. Il problema in questo ultimo caso è tuttavia la realizzazione di una raccolta differenziata rigorosa con esclusione di quegli scarti che non possono essere inglobati nel processo di trasformazione, rimanendo pertanto distinguibili.
Si tratta di accumulatori di calore che vengono riempiti di sabbia, la sabbia viene riscaldata fino a 600°C rilasciando calore e vapore che può essere convogliato in un impianto di teleriscaldamento. Sono batterie molto grandi e quindi di impossibile impiego da pare del privato.
Si tratta di un’evoluzione del fotovoltaico. Dal momento che i pannelli solari mantengono in ombra i campi si è sviluppato l’agrivoltaico: pannelli relativamente piccoli, posti ad altezze tali che permettono di coltivare sotto senza coprire troppo il sole.
Si tratta di gruppi di persone che, a fronte di una produzione esuberante di energia possono decidere di venderla a privati cittadini o ad Aziende (es. 4 condomini con i pannelli solari; acquirente ditta x) mia comunità e tutti e due prendiamo incentivi come comunità energetica. Entrambi i contraenti riceveranno poi incentivi dallo stato
Un’altra frontiera del continente europeo è l’idrogeno che si ottiene facilmente per elettrolisi dell’acqua con i pannelli fotovoltaici e può essere addizionata al metano in quantità del 10%
Quale messaggio allora?
Il cambiamento è inevitabile e la transizione alle energie rinnovabili è necessaria in tempi brevi. Purtroppo per una serie di fattori culturali gli adulti non costituiscono un modello virtuoso ai ragazzi che, fondamentalmente, si disinteressano dei figli e della loro educazione civica. Lo stesso si può dire della scuola. Se i ragazzi non hanno la cultura del risparmio energetico è necessario che tutte le agenzie educative si comportino in modo analogo, trasmettendo alle nuove generazioni la necessità di iniziare da subito il controllo sui consumi di riserve energetiche e idriche.